Riflessioni…

L’equitazione è un’esercizio di umiltà quotidiana per il cavaliere.
L’essere disposti a cambiare, ad aspettare, a spingersi oltre la paura del fallimento pur di agevolare la comunicazione con il proprio cavallo, soprattutto il mettersi in discussione quando il risultato non è quello atteso… senza mai perdere la lucidità, la capacità di essere realisti anche se la verità non ci piace… ovvio che ci potrà essere chi non accetterà queste verità e si rifugerà in fattori esterni o nel cavallo pur di non scalfire il proprio ego. Tanti ne incontro nel mio cammino in cerca del trucco, del colpo di bacchetta magica, che puntualmente restano delusi… bisogna anche accettare che a qualcuno questo possa sembrare superficiale.

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Spalla in dentro, ad ogni cavallo la sua.

“…ma la spalla in dentro in cui si lavora nelle differenti fasi dell’addestramento è condizionata dalla reale necessità dell’ammorbidimento.”
Nuno Oliveira

Quando parlo di motivare un cavallo a poterci dare il massimo mi riferisco a questo… attraverso la ricerca della leggerezza nella scuola degli aiuti, una corretta progressione valutata anche in base alle difficoltà morfofunzionali di ciascun soggetto, tante pause durante il lavoro… Solo cosi un cavallo che all’inizio può sembrare poco dotato, nel fisico e nelle andature, può cercare di superare i suoi limiti. I cavalli sono sempre capaci di donare insegnamenti e grandi soddisfazioni a chi si sforza di comprenderli e aiutarli.

FM